LVMH è un conglomerato francese composto da circa 75 aziende o “maisons” nell’ambito del lusso. Brand come Louis Vuitton, Tiffany, Dior, Fendi, Sephora e Bulgari sono solo alcuni esempi della collezione del gruppo LVMH impiega attualmente oltre 175.000 persone in tutto il mondo e ha registrato un fatturato di 64,2 miliardi di euro nel 2021, aggiudicandosi il titolo di gruppo più profittevole in Europa nonché primo al mondo nell’industria.
L’approccio di LVMH alla responsabilità ambientale è strutturato dall’iniziativa LIFE (LVMH Initiatives For the Environment). LIFE 360 consiste nel programma di politica ambientale di LVMH a 360 gradi: una visione unitaria, un impegno collettivo e priorità condivise dalle Maisons, con una prospettiva di lungo termine.
L’obiettivo del gruppo è la creazione di prodotti che diano un contributo positivo alla biodiversità e alla lotta al cambiamento climatico. Pertanto, le singole Maisons sono state in grado di integrare le nei loro processi gestionali e strategici.
In particolare, i propositi di LVMH sono ancorati a quattro priorità strategiche che incarnano una nuova e audace visione del settore del lusso.
Il primo è la Circolarità Creativa : attraverso iniziative come l’eco-design, il riciclaggio di prodotti invenduti, l’upcycling o l’utilizzo di materiali alternativi, LVMH punta all’eccellenza ambientale lungo la catena di fornitura.
Entro il 2026, si punta ad utilizzare zero plastica da petrolio fossile vergine negli imballaggi. Mentre, entro il 2030, la previsione vede il 100% dei nuovi prodotti provenire da fonti sostenibili.
Per quanto riguarda gli attuali risultati nella circolarità creativa, il 41% delle materie prime utilizzate nell’imballaggio dei prodotti è stato riciclato e in un anno è avvenuta una riduzione del 6% (8.632 tonnellate) della quantità di plastica utilizzata per il packaging.
Inoltre, grazie al programma intraprenditoriale “DARE” di LVMH, un gruppo di dipendenti ha creato Nona Source, piattaforma rivoluzionaria per riutilizzare le scorte di tessuti non utilizzati, conservati nei magazzini delle case di moda di LVMH.
Il secondo obiettivo di Life 360 vede protagonista la Tracciabilità : essere in grado di tracciare i materiali sin dalle loro origini e attraverso ogni fase della loro trasformazione è essenziale per garantire pratiche responsabili. A questo scopo, LVMH persegue una politica di supervisione e certificazione dell’approvvigionamento.
Entro il 2030, il 100% delle “supply chain” delle maisons integrerà sistemi di tracciabilità.
Gli attuali risultati consistono nella conoscenza del paese di origine delle materie prime.
In particolare, si è certificata la provenienza del 76% della pelle acquistata e del 62% della lana acquistata. Questo è solo il primo passo verso un’analisi completa di tutti i processi che si nascondono dietro a un capo di abbigliamento. A questo proposito, attualmente, circa 4.000 prodotti dispongono di un proprio sistema informativo di tracciabilità, accessibile dai clienti.
Guerlain, per esempio, ha implementato Bee Respect, un sistema che risponde al bisogno di trasparenza per i propri prodotti di cosmetica.
La Biodiversità è il terzo punto su cui LVMH sta investendo. Il motivo alla base è la dipendenza del gruppo dalle risorse naturali per poter sviluppare i propri prodotti: l’obiettivo è dunque quello di ripristinare ciò che viene preso dalla natura.Perché ciò sia possibile, è necessario stabilire una misurazione chiara e precisa dell’impatto sulla biodiversità, promuovere il benessere degli animali e rigenerare gli ecosistemi entro il 2030.
Secondo LVMH, nel 2026, il 100% delle materie prime sarà certificato secondo standard che garantiscono la conservazione degli ecosistemi e delle risorse idriche.
Al momento, i traguardi raggiunti nella rigenerazione della biodiversità vantano 657.000 ettari preservati o restaurati e la certificazione di materie prime come cotone (61% certificato), pelle (81%), diamante (99,9%), e vigneti (92%).
L’obiettivo finale è quello di rigenerare, entro il 2030, l’equivalente di 5 milioni di ettari di habitat per flora e fauna.
Il Clima è l’ultimo punto focale del programma LIFE 360. L’impronta di carbonio aggregata del Gruppo LVMH ammonta a 4,8 milioni di tonnellate di CO2. Il calcolo di questa impronta ecologica ha permesso di identificare le fonti più significative: l’approvvigionamento delle materie prime, l’imballaggio e il trasporto delle merci, sia a monte che a valle.
LVMH si è presa l’impegno di rispettare l’obiettivo 1,5°C (a seguito di SBTi) e di ridurre del 50% i gas a effetto serra derivanti dal consumo di energia di siti e negozi, dove verrà utilizzato il 100% di energie rinnovabili entro il 2026. Il target per il 2030 è, invece, la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra legate alle materie prime e ai trasporti.
Al momento, si può contare una diminuzione del 6% nelle emissioni di gas serra rispetto al 2019, l’utilizzo per il 39% di energia rinnovabile e per il 57% di luci a LED nei negozi.
LVMH ha dichiarato che raggiungere la neutralità carbonica è l’obiettivo non solo del gruppo ma anche dell’umanità. Bulgari, a tal proposito, nel suo stabilimento di Valenza, utilizzando il 100% di energia verde, garantirà un risparmio di 7.000.000 Kg di CO2 in 4 anni.
Se si somma l’impegno di 75 importanti Maisons a rispettare gli obiettivi del programma LIFE 360, si può concretamente fare la differenza in un settore che rappresenta circa il 20% delle emissioni di carbonio a livello globale.