“Carbon Neutral”, “Climate Neutral” e “Net Zero” sono due terminologie che sono state usate senza sosta dalle aziende in questi ultimi 5 anni. Molte di queste dichiarazioni si sono rivelate infondate oppure basate su dei calcoli che non rispettavano parametri ben definiti. Una delle domande che sorge spontanea agli occhi del consumatore è porsi dei quesiti sulla differenza tra queste tre dichiarazioni.
La differenza è relativamente semplice per le prime due, più complicata per la terza. Quando si parla di “Neutralità Carbonica” vuol dire che l’azienda è riuscita ad abbattere tutte le emissioni di anidride carbonica prodotta all’interno della catena di valore. Dall’altro lato “Neutralità Climatica” ha un impatto più grande in quanto, usando questo termine, l’azienda dichiara di aver abbattuto le emissioni relative a tutti i gas serra prodotti all’interno della catena di valore. La terza invece vuol dire strutturare un piano di efficientamento carbonico diviso in fasi temporali ben stabilite, con obiettivi a corto, medio e lungo termine, che siano misurabili. “Net Zero” si riferisce al completo abbattimento delle proprie emissioni di gas serra entro il 2050 come stabilito dall’accordo di Parigi. Tutte e tre sono in qualche modo collegate l’una a l’altra, la differenza è data dalla modalità con cui si processano queste dichiarazioni.
Prendiamo un esempio, la carbon neutrality dell’apple watch. In questo caso Apple ha dichiarato la “carbon neutrality” per il suo Apple Watch Serie 9, facendo pensare di aver abbattuto solo le emissioni di anidride carbonica all’interno della sua catena di valore.
Nel report, tuttavia, per calcolare la baseline di emissioni è usata l’unità di misura di CO2e, una metrica utilizzata per confrontare le emissioni di vari gas a effetto serra sulla base del loro potenziale di riscaldamento globale (GWP), convertendo le quantità di altri gas nella quantità equivalente di anidride carbonica con lo stesso potenziale di riscaldamento globale. Detto questo si potrebbe evincere che il prodotto è “Climate Neutral” e non “Carbon Neutral”.
Però validare un claim del genere richiederebbe un’indagine aggiuntiva su come Apple ha ridotto l’emissione di gas serra nella catena di valore della produzione dell’Apple Watch serie 9. Nello specifico le azioni di riduzione delle emissioni, quali sono le aziende interessate e se è stata calcolata solo la riduzione di CO2 o di CO2e.Altra storia è il piano Net Zero, per farla breve, le azioni come quella dell’Apple Watch Serie 9, può essere considerata come obiettivo short term e contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero entro il 2030 dichiarato da Apple. Per chi non sapesse di cosa si parla, Net Zero si riferisce al completo abbattimento delle proprie emissioni di gas serra entro un certo anno limite, nel caso dell’accordo di Parigi è il 2050. Fondamentale è la definizione temporale e di obiettivi associati a indicatori di performance (KPIs) misurabili.
Questi obiettivi possono essere categorizzati in short, medium e long term, qualificando l’obiettivo long term come quello più vicino al Net Zero.Come si può notare esistono vari modi per arrivare a poter rilasciare queste dichiarazioni e non mancano le critiche da parte della comunità scientifica. La problematica principale è l’educazione. Secondo le statistiche rilasciate da LinkedIn la percentuale di richiesta di competenze nel settore green non riesce a raggiungere la domanda. Questo è dato dalla mancanza di accademie e scuole che insegnano a sviluppare delle competenze “verdi” verticali. Come le dichiarazioni climatiche. Visto lo sviluppo delle normative europee verso un reporting di sostenibilità sempre più trasparente e rigido, come si è visto data l’approvazione della direttiva sulle dichiarazioni verdi, le aziende dovranno investire nella formazione del loro personale per far fronte alle nuove esigenze.