E’ sempre esistito nel DNA dell’essere umano il desiderio di innovare, e negli ultimi anni questo dono ha volto l’attenzione verso un mondo sostenibile. Numerosi sono gli sforzi quotidiani di milioni di persone per cercare di rendere questo pianeta più pulito, sopratutto in termini di fabbisogno energetico. E se non ce ne fosse bisogno? Se potessimo portare i nostri “rifiuti” altrove?
La nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ovvero la corsa verso lo spazio, vede Cina e Russia come i grandi rivali degli States. Se ad oggi esiste grande competizione in termini di rotte satellitari e smaltimento di rifiuti, nessuno si era mai spinto tanto in la da pensare di produrre energia, per la prima volta nella nostra storia, “da un’ altra parte che non sia qui”.
Yuri Borisov, il direttore generale di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha annunciato che l’istituzione sta seriamente valutando l’installazione di un reattore nucleare, in collaborazione con i partner cinesi, sul nostro vecchio satellite, la Luna. Questa notizia è giunta attraverso l’agenzia di stampa russa Tass.
Secondo quanto riportato da Borisov, il progetto dovrebbe essere completato tra il 2033 e il 2035, e potrebbe richiedere l’esecuzione senza l’intervento umano.
Il direttore ha evidenziato che la tecnologia per automatizzare la costruzione della centrale nucleare è ormai prossima alla sua realizzazione.
Borisov ha sottolineato che l’energia nucleare sulla Luna potrebbe essere cruciale per alimentare le future colonie lunari, poiché le moderne tecnologie dei pannelli solari non sarebbero sufficienti per fornire l’energia necessaria.
Inoltre, la Russia sta lavorando allo sviluppo di un “rimorchiatore spaziale” alimentato a energia nucleare, progettato per trasportare carichi da un’orbita all’altra, raccogliere detriti spaziali e svolgere molte altre applicazioni, come dichiarato da Borisov.
La corsa spaziale tra Cina, USA e Russia è diventata un campo di battaglia non solo per l’esplorazione e lo sfruttamento delle risorse extraterrestri, ma anche per la supremazia geopolitica sulla Terra.
Mentre queste potenze si affrettano a stabilire presenze permanenti sulla Luna e oltre, il confine finale sembra diventare sempre più sfocato tra la fantasia e la realtà.
La conquista dello spazio non è più un sogno lontano, ma una realtà tangibile che si svolge sotto i nostri occhi. In questo nuovo capitolo della storia umana, l’innato desiderio dell’uomo di guardare oltre e conquistare le stelle diventa sempre più evidente, alimentando una competizione senza precedenti che potrebbe plasmare il destino dell’umanità stessa.
Non solo le grandi potenze, ma anche privati come Elon Musk (SpaceX) investono grandi risorse da tempo nella corsa verso lo spazio. Rendere l’umanità multiplanetaria, colonizzando Marte e altri corpi celesti nel sistema solare per creare un futuro in cui gli esseri umani possono vivere su più pianeti, riducendo così la vulnerabilità della specie e aprendo nuove opportunità di esplorazione e crescita. Musk vede il trasferimento dell’umanità nello spazio come un passo cruciale per garantire la sopravvivenza a lungo termine della specie umana e per realizzare il suo sogno di rendere il genere umano una “specie interplanetaria”.
La competizione spaziale tra Cina, USA e Russia potrebbe trasformare non solo il futuro dell’esplorazione, ma anche il destino stesso dell’umanità sulla Terra. È l’inizio di una nuova era in cui il nostro pianeta non è più l’unico limite.