È stato pubblicato il 15 aprile 2025, il rapporto annuale “European State of the Climate 2024”, frutto della collaborazione tra la World Meteorological Organization (WMO) e il Copernicus Climate Change Service (C3S). Si tratta di un documento tecnico-scientifico di riferimento che analizza lo stato del clima in Europa, incrociando dati meteorologici, oceanografici e ambientali.
Un Anno Segnato da Rischi Estremi
Il 2024 è stato segnato da una molteplicità di rischi climatici e ambientali che hanno colpito trasversalmente il continente. L’Europa ha affrontato:
Ondata di calore estremo prolungato, in particolare nei Paesi del sud-est, con gravi impatti sulla salute pubblica e sul lavoro all’aperto.
Alluvioni devastanti, con oltre il 30% della rete fluviale europea coinvolta e ingenti danni alle infrastrutture civili.
Perdita di biodiversità e riduzione della capacità degli ecosistemi di assorbire shock ambientali.
Rischi idrici legati a fenomeni di siccità prolungata e stress idrico stagionale, anche in aree tradizionalmente temperate.
Pressioni su agricoltura e sicurezza alimentare, aggravate dalla combinazione tra caldo, siccità e precipitazioni estreme.
Danni economici crescenti legati alla vulnerabilità delle infrastrutture, dei trasporti e dei centri urbani agli eventi meteo estremi.
Accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai, con conseguente rischio idrogeologico e aumento del livello del mare.
Questi fattori non solo minacciano la salute e la sicurezza dei cittadini, ma compromettono anche la stabilità economica e sociale delle regioni colpite.

Un documento chiave per capire il clima che cambia
Il rapporto, disponibile in forma integrale qui in PDF, fornisce una fotografia completa delle condizioni climatiche europee nel 2024, con un’attenzione particolare a eventi estremi, stress ambientali, perdite umane e strategie di adattamento.
Tra i principali dati evidenziati:
2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Europa
L’Europa sud-orientale ha vissuto oltre 60 giorni di stress termico intenso
Piogge eccezionali hanno colpito l’Europa occidentale, con inondazioni su larga scala
In totale, 335 vittime legate a eventi climatici, di cui oltre 230 solo nella regione di Valencia
I ghiacciai scandinavi hanno subito una perdita media di massa di 1,8 metri
Il Mar Mediterraneo ha raggiunto temperature di +1,2°C sopra la media
Cresce anche la risposta: città e rinnovabili
Il report non si limita a rilevare le criticità, ma documenta anche i segnali di resilienza:
Oltre la metà delle città europee (51%) ha oggi un piano di adattamento climatico
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 45% della produzione elettrica del continente
Soluzioni urbane innovative, come i “refugi climàtics” di Barcellona o gli spazi drenanti multifunzione di Copenaghen, vengono citate come esempi di buone pratiche locali di adattamento climatico.
Il rapporto “European State of the Climate” si conferma uno strumento fondamentale per policy maker, amministratori locali e attori finanziari chiamati a pianificare strategie di mitigazione e adattamento. I dati scientifici e gli scenari raccolti nel documento sono cruciali per costruire risposte informate ai cambiamenti in atto.