Second la Reef Authority le alte temperature stanno progressivamente degradando questo habitat, così prezioso per il riciclo di nutrienti, la biodiversità e la protezione da onde e uragani tropicali
La Grande barriera corallina (in inglese Great Barrier Reef) è la più grande estensione di corallo nel mondo, composta da oltre 2 900 barriere coralline singole e da 900 isole; si estende per 2 300 km, su una superficie di circa 344 400 km². Situata a largo delle coste Australiane, la barriera ha una grande biodiversità, ed è stata inclusa come Patrimonio dell’Umanità nel 1981 e come una delle sette meraviglie del mondo dalla CNN.
Cosa è successo
Le alte temperatura del mare al largo dell’Australia nord-orientale stanno “stressando” il corallo. Un’indagine aerea ha mostrato lo sbiancamento del corallo in più punti, confermando un “evento di sbiancamento di massa, il quarto dal 2016”, come riporta un rapporto della Reef Authority, che gestisce il più grande sistema di barriere coralline del mondo.
Lo scorso dicembre, gli scienziati del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) hanno rilevato temperature oltre la norma che hanno portato la barriera a un livello di sbiancamento mai raggiunto prima. Secondo le autorità australiane, quanto sta accadendo alla barriera corallina più grande del mondo è “coerente con la distribuzione spaziale dello stress termico”.
La bellezza della Grande barriera corallina australiana è dunque a rischio. Si tratta di una situazione da tenere sotto controllo visto che i coralli hanno perso il colore bianco in più punti a causa delle alte temperature del mare. Il danno è visibile anche via aerea visto che è stata svolta un’indagine che ha mostrato la perdita di colore del corallo in più punti.
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— AFP Graphics RT (@AFPGraphicsRT) March 25, 2022
Le cause dello sbiancamento
La decomposizione dei coralli, che causa il processi di sbiancamento, deriva dall’aumento della temperatura dell’acqua che porta all’espulsione delle alghe simbiotiche che conferiscono ai coralli i loro colori vivaci. I coralli potrebbero ancora riprendersi se le condizioni dell’acqua migliorassero: “Le condizioni meteorologiche nelle prossime due settimane saranno cruciali nel determinare l’estensione e la gravità del fenomeno dello sbiancamento”, ha affermato il funzionario. Il rapporto della Coral Reef Authority arriva mentre una missione delle Nazioni Unite ispeziona le barriere coralline in Australia