Il settimo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) si concentra su "Energia Accessibile e Pulita". Adottato da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite come parte dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, questo obiettivo riconosce il ruolo cruciale dell'energia nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile. L'obiettivo è garantire l'accesso universale a servizi energetici affidabili, accessibili, sostenibili e moderni.
Il settimo SDG mira a promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabile, migliorare l’efficienza energetica ed espandere l’accesso alle tecnologie energetiche moderne. Affrontando sfide energetiche come la povertà energetica e l’impatto ambientale, questo obiettivo si impegna a promuovere lo sviluppo economico, migliorare la salute e i risultati educativi e mitigare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici. Nel complesso, la ricerca di un’energia accessibile e pulita è fondamentale per creare un futuro globale più inclusivo, resiliente e sostenibile.
La fase di ripresa economica post-pandemia, destinata ad innescare un aumento della domanda energetica da parte di imprese e consumatori, soprattutto nei settori industriali e dei servizi, si profila come un elemento chiave nell’attuale contesto. Questo scenario è ulteriormente plasmato dalle politiche ambientali adottate sia dall’Unione Europea che dalle altre grandi potenze globali, orientate verso la riduzione delle emissioni di gas serra e l’incremento dell’incidenza delle fonti rinnovabili nel mix energetico.
L’attuazione di tali politiche implicherà una maggiore tassazione delle fonti fossili e una crescente volatilità dei prezzi dell’energia, strettamente legata alle condizioni meteorologiche e alla disponibilità delle risorse rinnovabili. In questo quadro, le innovazioni rivestono un ruolo cruciale, promuovendo lo sviluppo di nuove soluzioni per la produzione, distribuzione e consumo di energia. Tecnologie come le reti intelligenti, lo stoccaggio energetico, l’autoconsumo e la mobilità elettrica si prospettano come driver di efficienza energetica e possibilità di risparmio, ma al contempo richiederanno significativi investimenti e adattamenti infrastrutturali.
Quali saranno dunque le sfide energetiche nel 2024?
In risposta a questa enorme sfida, tutti i leader globali necessitano di condividere delle linee di guida di base su cui basare le loro policies ambientali, specialmente nel delicato settore energetico. Quest’ultimo infatti condivide il proprio destino con le relazioni di potere tra gli stati, e la conseguente aggressività delle politiche estere sempre più visibili oggi.
Nel corso del 2024, il panorama del mercato energetico sarà soggetto a significative trasformazioni, imponendo alle imprese e ai consumatori una crescente necessità di attenzione e responsabilità. Affrontare con successo le sfide e sfruttare le opportunità emergenti richiederà l’adozione di strategie e soluzioni mirate, finalizzate all’ottimizzazione dei costi, al potenziamento dell’efficienza e alla promozione della sostenibilità energetica.
Ad inizio 2023, quando gli analisti di Wood Mackenzie hanno presentato 10 previsioni per il 2023 in Energy Pulse, hanno identificato alcune delle caratteristiche chiave di questo paesaggio in rapida evoluzione.
La crescita media annua di istallazioni solari dal 2024-28 sarà di circa zero, con alcuni anni di contrazione. Un affermazione forte, che però lascia il compito di individuarne le cause. La crescita nel mercato solare globale sta seguendo una tipica curva a S, sempre però con grande eterogeneità a livello globale.
Non tutte le regioni sono attualmente nello stesso punto lungo la curva a S. Ad esempio, Africa e Medio Oriente hanno ancora molta strada da fare prima di raggiungere i loro punti di inversione della crescita. Ma due mercati principali stanno guidando questo modello di crescita globale: l’Asia-Pacifico, dominato dalla Cina, e l’Europa.
Un altro indicatore è quello dell’energia atomica, grande tema politico che presente grande eterogeneità nell’utlizzo e reputazione dai grandi governi.
Nel 2024, tuttavia, l’energia nucleare è destinata a ottenere un ampio sostegno come soluzione chiave alla crisi energetica mondiale, per la prima volta in oltre mezzo secolo. L’energia nucleare ha affrontato, e affronta ancora, sfide di accettazione pubblica e competitività economica rispetto alle energie rinnovabili e alla generazione di combustibili fossili. Tuttavia, è l’unica soluzione zero-carbon affidabile, gestibile, con una piccola impronta fisica e materiale, plug-and-play per la generazione di energia.
Il mercato del “Liquified Natural Gas” infine giocherà ancora un ruolo da protagonista, con la Cina che possiede ancora più del 50% dei contratti disponibili sul mercato.
L’equilibrio in evoluzione tra decarbonizzazione e sicurezza dell’approvvigionamento agirà come un freno sulle decisioni di investimento in gas e LNG per molte aziende.
Dopo l’invasione della Russia in Ucraina, l’industria globale del gas e del GNL ha riprioritizzato la sicurezza dell’approvvigionamento. Più di 65 milioni di tonnellate all’anno di accordi di vendita e acquisto di GNL sono stati firmati dagli utenti finali nel 2022 e nel 2023. Gli investimenti nella nuova fornitura di GNL sarebbero comunque rallentati nel 2024, date le ingenti somme già investite e il previsto riequilibrio del mercato. Ma la COP28 ha aggiunto nuove incertezze alle prospettive per il gas. Essendo un combustibile fossile, i governi del mondo mirano a abbandonarlo al più presto. Tuttavia, come il combustibile “transizionale” più ampiamente accettato, avrà comunque un ruolo nel garantire la sicurezza energetica per un certo periodo.
Durante i prossimi articoli, Corriere2030 analizzerà i maggior attori in ambito energetico, il mercato globale e le più grandi sfide che tutto il mondo affronterà nel 2024. L’analisi comprenderà un overlook dei maggior attori internazionali, al fine di garantire un quadro generale per il 2024.
La caratteristica dell’energia di essere così essenziale presenta grandi opportunità e al contempo sfide nella ricerca di un mondo più pulito e luminoso.