la Net-Zero Banking Alliance (NZBA) ha pubblicato la Versione 2 delle sue Linee Guida per la Definizione degli Obiettivi Climatici per le Banche, segnando un aggiornamento importante volto a rafforzare gli impegni climatici dei membri dell’alleanza. Questa nuova versione introduce diverse modifiche e chiarimenti, espandendo in particolare la portata degli obiettivi per includere, per la prima volta, anche le attività legate ai mercati dei capitali. Questo riconosce che, per molte banche, le emissioni associate ai servizi di sottoscrizione e di collocamento sui mercati dei capitali rappresentano una parte significativa delle loro emissioni finanziate

Cosa c’è di nuovo nella Versione 2?

  1. Espansione ai Mercati dei Capitali: Una delle novità più importanti è l’inclusione delle emissioni legate alle attività di sottoscrizione di debito e capitale delle banche. Questo rappresenta un tentativo di catturare uno spettro più ampio dell’impatto climatico delle banche, affrontando una delle lacune precedentemente criticate nelle linee guida originali.

  2. Maggiore Allineamento con l’Obiettivo di 1,5°C: Mentre le linee guida originali erano allineate agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, la nuova versione pone una maggiore enfasi sul limite di aumento della temperatura globale a 1,5°C, in linea con la scienza climatica più recente. Questo è fondamentale, dato che il settore finanziario gioca un ruolo cruciale nel finanziamento della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

  3. Chiarimenti sugli Obiettivi Specifici per Settore: Le banche ora sono incoraggiate a divulgare informazioni più dettagliate a livello settoriale, comprese le aree come i combustibili fossili e le industrie ad alta intensità di carbonio. Tuttavia, alcuni critici sostengono che le linee guida non vanno abbastanza lontano nel vietare il finanziamento di nuovi progetti sui combustibili fossili, che sono incompatibili con l’obiettivo di 1,5°C(

  4. Flessibilità Continua per le Banche: Nonostante questi aggiornamenti, le linee guida mantengono un livello di flessibilità, permettendo alle banche di fissare i propri obiettivi in base ai loro portafogli e modelli di business. Questa flessibilità è stata criticata per creare incoerenze nell’impostazione degli obiettivi tra le banche, il che potrebbe compromettere l’efficacia complessiva dell’alleanza(

 

Nonostante i miglioramenti, alcuni stakeholder hanno espresso preoccupazioni sul fatto che le linee guida aggiornate non siano sufficientemente ambiziose. La natura non vincolante di queste linee guida significa che le banche mantengono una discreta autonomia su come applicarle. Questo potrebbe portare a diversi livelli di ambizione, soprattutto su questioni cruciali come il finanziamento dei combustibili fossili.

 

Inoltre, sebbene l’inclusione delle attività dei mercati dei capitali rappresenti un passo avanti, le banche hanno tempo fino a novembre 2025 per integrare completamente queste emissioni nei loro obiettivi. Alcuni critici ritengono che questa tempistica sia troppo lunga, dato l’urgenza della crisi climatica.

 

Le linee guida aggiornate dell’NZBA rappresentano uno sviluppo positivo nell’ambito degli sforzi per allineare il settore bancario agli obiettivi climatici globali. Tuttavia, l’equilibrio tra ambizione e flessibilità continua a essere un punto di contesa. Con le sfide climatiche globali sempre più pressanti, l’efficacia di queste linee guida dipenderà in gran parte da quanto rigorosamente le banche sceglieranno di implementarle e dalla misura in cui supereranno i requisiti minimi.

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