“La povertà è una condizione in cui le persone non possono permettersi le spese minime per condurre una vita accettabile e per avere beni e servizi considerati essenziali. Oggi nel mondo quasi un miliardo di persone vivono in povertà assoluta.”
Nonostante i progressi compiuti dagli anni 90′ nella lotta alla povertà, ancora oggi nel mondo più di 800 milioni di persone – delle quali circa il 70 per cento sono donne – vive in condizioni di estrema indigenza. Le Nazioni Unite si sono poste l’obiettivo obiettivo eliminare completamente la povertà estrema entro il 2030.
La povertà va ben oltre la sola mancanza di guadagno e di risorse per vivere in maniera sostenibile. Tra le sue manifestazioni c’è la fame e la malnutrizione, l’accesso limitato all’istruzione e agli altri servizi di base, la discriminazione e l’esclusione sociale, così come la mancanza di partecipazione nei processi decisionali.
Fatti e cifre
Dal 1990 gli indici di povertà estrema si sono ridotti di oltre la metà, un risultato notevole, eppure ancora oggi 800 milioni di persone vivono con meno di 1,25 $ al giorno. La stragrande maggioranza di esse appartiene a due regioni, Asia meridionale e Africa Subsahariana.
In molti paesi africani il numero di individui che vive in tali condizioni è diminuito, ma rimane elevatissimo. In Burundi, Madagascar e nella Repubblica Democratica del Congo la percentuale di chi vive con meno di 1,25 $ è superiore al 70%.ìLa situazione in Italia
In Italia viene calcolato che circa 5 milioni di persone vive in povertà assoluta: dal 2017 una Legge prevede una misura universale di sostegno per chi si trova in questa condizione riconoscendo a costoro un cosiddetto “Reddito di inclusione”.
La povertà genera e fomenta fenomeni come le migrazioni, la malavita o il terrorismo. L’art. 25 della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo riconosce ad ogni individuo il diritto “a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia.
Obiettivi